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venerdì 31 luglio 2020

Il venerdì del libro #6 - "Resto qui" di Marco Balzano

Copertina del libro Resto qui di Marco Balzano

Come avrete compreso dai post precedenti, quando a Marix piace un autore, la predetta legge tutto il tuttibile.
Attualmente è il momento di Balzano.
Per cui sto leggendo tutti i suoi libri, in cartaceo o in e-book.
Questo mi è particolarmente caro: Marix vanta un parziale patrimonio genetico atesino e le tematiche affrontate sono tematiche note da generazioni nella sua famiglia.

"Resto qui" racconta delle vicende di Trina, abitante di Curon Valvenosta, proprio quella cittadina sommersa di cui spunta, dal lago artificiale che si formerà dopo la costruzione di una gigantesca diga, il campanile che vedete in copertina.
Marix, Curon l'ha vista tante tolte. Ci passa quasi tutte le estati durante uno dei giri consueti che fa. 
Personalmente, mentre tutti si fermano e fanno foto e fanno commenti su quanto sia pittoresco, a lei ha sempre suscitato sentimenti di grande angoscia. E' triste pensare che "sotto" quella distesa d'acqua ci sia un paese, anche se in realtà non è così: molte case sono state abbattute ed il campanile è una delle poche cose che hanno lasciato prima di spostare più a monte il centro abitato e allagare il sedimento precedente.

Storia triste ma forte, storia di radici e consapevolezze, storia che fa pensare e riflettere e che riporta anche stralci politici significativi, come per l'appunto la fase circa la scelta degli abitanti altoatesini di rimanere in Italia o lasciare tutto ed andare oltre confine. 
Storia scritta sempre benissimo, con un grande impatto emotivo.
Trina accompagna il lettore durante la sua vita in cui conosce tante miserie, la guerra, la fuga, ma mai dalla sua Curon. Da qui il titolo.
Lì rimarrà sempre, attendendo anche lei la fine di una vita complicata che l'ha portata anche a "perdere" una figlia.
Il tutto con la consapevolezza di dover sempre guardare avanti, perché come diceva la sua mamma, se Dio avesse voluto che ci si soffermasse sulle cose passate, ci avrebbe fatto con gli occhi laterali come i pesci.
Meritatissimo vincitore di un sacco di riconoscimenti.
Consigliato e molto in voga anche per la serie tv in onda su Netflix dal titolo Curoon.

Marix lettrice

venerdì 17 luglio 2020

Il venerdì del libro #5 - "L'ultimo arrivato" di Marco Balzano

L' ultimo arrivato - Marco Balzano - copertina

Ho iniziato a leggere Balzano da un altro libro, "Il figlio del figlio" che recensirò in un'altra occasione. 
Mi piace il suo stile, molto.
Bello anche questo libro, a tratti toccante, che racconta di un fenomeno particolare ovvero quello dell'immigrazione dei minori dal meridione verso le grandi città del triangolo industriale negli anni '50.
Bambini provenienti da famiglie molto povere che riponevano in loro una speranza: quella di una vita diversa, lontana dalla miseria. Spesso allontanati ed affidati a conoscenti o parenti in un momento in cui la carenza dei mezzi comunicativi non forniva alcuna rassicurazione circa la loro sorte e la loro sistemazione. Soprattutto allontanati dagli affetti più cari: la loro famiglia.
Il libro racconta della vita di uno di loro, Ninetto. Solo nella Sicilia da cui arriva, sarà solo anche a Milano dove approderà e dove rimarrà solo anche dopo la realizzazione personale con un lavoro sicuro, una casa e una famiglia. Tanto solo da essere terrorizzato dal timore di perdere tutto ed arrivare a compiere anche un gesto inconsulto che lo condurrà ad un lungo periodo di detenzione.
C'è la suspense di non sapere come finirà la storia di Ninetto e la possibilità che, alla fine, venga perdonato dei suoi errori, anche per la durezza della vita che ha condotto, proprio da coloro che ne hanno subito le conseguenze più dirette. E che magari comprenderanno anche il motivo di quanto è accaduto, da cercarsi in radici profonde che, nonostante tutto, arrivano a condizionare per sempre la vita di una persona ed ogni suo agito.
Consigliatissimo sia per gli spunti di riflessione che offre che per il modo in cui è scritto, dove il racconto viene fatto in prima persona da Ninetto che evoca gli eventi ed i ricordi anche più lontani, riconoscendo il valore di momenti semplici e spensierati, purtroppo superati troppo precocemente senza un passaggio dall'età infantile, cui sembra non aver mai fatto realmente parte, a quella adulta.

Marix