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martedì 31 luglio 2012

Vuoto

Non ci sono lacrime.
Vederla così era la cosa più brutta che potesse capitarci. Per giunta proprio a lei, che per tutta la vita non si è mai lamentata di niente e nessuno e che fino a pochissimo tempo fa era ancora pienamente autonoma. E ha sempre lavorato senza mai domandare alcunché. Con meticolosità, precisione, cura e dedizione.
Alla fine è stato come voleva lei. E' finita il più in fretta possibile. Soffrendo, ma velocemente.

lunedì 30 luglio 2012

Sfiga

Era tutto pronto.
La borsa con gli asciugamani, le cuffie, le ciabatte (un paio per me, tre per lui), i patelli contenitivi, i 26mila cambi che avrebbero potuto servire (a lui), i braccioli gonfiati da NonnoVicino con tanto amore e col compressore...

venerdì 27 luglio 2012

Faccia di bronzo

La faccia di bronzo di mio figlio è pari, praticamente, alla mia.
E' però da considerare che io ci ho messo ben più di trent'anni a farla diventare ciò che è. E la parte più cospicua di essa si andata formando negli ultimi 12 anni. Da quando, per essere precisi, ho cominciato a fare il lavoro che faccio.
PP, no. PP ha poco più di due anni e ce l'ha già. Bella e pronta.
...
Ho deciso. Chiamo Sos Tata!

giovedì 26 luglio 2012

Doti paranormali

PP, manco a dirlo, stanotte - ad un'ora idefinita - è planato nel nostro lettone.
...
Lo so. Non ditemelo pure voi!
Io però sono molto permissiva sul punto: se lui si sente solo e piange nella sua cameretta, io lo prendo e lo metto nel lettone. Punto. Perché è giusto così, secondo la mia personale opinione, e per tutta una serie di motivi che sarebbe davvero lunga spiegare, non ultimo il fatto che, lavorando tutto il giorno, si deve essere lucidi (più o meno)!
... Ad ogni modo, stamane, quando si è svegliato si è girato verso di me sorridendo e, tutto assonnato, mi ha detto "Ho visto un bambino".
E' iniziato un dialogo surreale.
Io: "E dove lo hai visto, il bimbo? Lo hai sognato?"
PP: "No, l'ho vi-tto sulla strada!"
Io: "Camminava per strada?"
Pp. "Sì! Co-lla sua nonna... Andava in chiesa!"
Io: "Ah... Andava in chiesa. E cosa ci andava a fare, in chiesa?"
PP: "A-cendeVe le candiline!"
Io: "Ad accendere le candeline?"
PP: "Sì! E-Vico!"
Io "Il bimbo che hai visto si chiama Enrico?"
PP: "Sì! E le spegne tutte!"
Io: "Monello! Non si spengono le candeline in chiesa..."
PP: "E poi u-lla! Così: AAAAAAAHHHHHH!"
Io: "Eh no! In chiesa si sta zitti, non si urla... "
PP: "E' monello!"
...
Marito segue il dialogo surreale che si svolge sotto i suoi occhi. Intanto si alza, si mette gli occhiali, dà un'occhiata all'orologio.. Poi, apre la finestra per sentire il tempo che fa e strilla: "AAAAAAAARRRGHHHHH! C'è davvero un bambino per la strada!".
A me scappa da ridere: è una pura casualità. Lo spiego a Marito che però mi sembra un po' spaventato. Oltretutto è il nipotino di una signora del palazzo... Visto che i genitori lavorano come noi, lo accompagnano dalla nonna ogni sacrosanto giorno. Proprio come facciamo noi con PP. Tutto qui.
Ma Marito non è convinto. Continua a ripetere che è strano, che di qua, che di là...
Ad ogni modo, le attività del mattino procedono nella loro rassicurante routine. PP vuole il latte e fa tranquillamente colazione, Marito prepara il cappuccino per me e il caffè per sè... Tira fuori i biscotti...
Mentre sorseggia meditabondo il caffè guardando fuori dalla finestra della cucina, improvvisamente si gira verso di me con l'espressione illuminata. Davvero: mi è sembrato San Paolo, folgorato sulla via di Damasco.
"E se avesse doti paranormali?"
-_-
...
Ma va, và! Te e le doti paranormali!
E non ti dico dove devi andare che sono una persona fine, io!

mercoledì 25 luglio 2012

Il "gilato"

La sera dovrebbe essere un momento rilassante. Insomma, si corre e si va in giro tuuuutto il giorno... E allora si dovrebbe cenare in santa pace. Magari con un bello spriz bevuto prima per aprire ben bene lo stomaco e con un bel dolcino alla fine . L'atmosfera dovrebbe essere rilassata, una fresca brezza dovrebbe entrare dalle finestre aperte sull'imbrunire... Dovremmo essere tutti felici e contenti e profumare di bagnoschiuma alla rosa canina o alla primula tibetana o all'ortensia bretone...
Appunto: dovrebbe!
Da noi, con un bambino piccolo, raramente si è tranquilli. Lui è stanco. Noi siamo stanchi. E gli prendono le crisi di stanchezza. E noi siamo stremati e via discorrendo.
Ieri sera, tuttavia, era quasi tutto perfetto... Eravamo docciati, freschi e profumati, abbiamo mangiato con tranquillità, PP vagava dal salotto (dove il dvd di Rapunzel funzionava a pieno regime, come sempre) alla cucina e ogni tanto si fermava a chiacchierare con noi. Finalmente ci si poteva parlare come due adulti normali.
Siamo scivolati sul finale.
Cucina di casina, interno tarda sera. E' ancora chiaro ma si avvicina la notte... La cena è stata consumata e ci si avvia al dolce
Io: "PP vuoi anche tu il gelato?"
PP: "Z'è il gilato? Anch'io, sì-sì!"
Io: " Ok, vieni qui. Siediti bene. Tho, mettiamo il bavaglino! Peeerfetto! Di che colore vuoi il gelato?"
PP: "Quello Vosa, no!"
Io: "Va bene. Niente  gelato rosa. Ce ne sono altri tre. Quale vuoi?"
PP si sporge sul tavolo e guarda giù nella vaschetta del gelato... Manco avesse le dimensioni di un bidone da 50 litri! Inizia così la sua meditazione: "Mmmhh..."
Io: "...."
PP: "Mmmmmhhhhhh..."
Io: "..."
PP: "Mmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhh......."
Io: "Allora?!?"
PP: "Quello neVo! Quello lì!" (E mi indica con la manina paffuta il topper che ricopre praticamente TUTTO il gelato della confezione... tanto per non fare pubblicità, Sor**tteria Sam***tana)
Io: "Quello nero è il topper, PP! Comunque ok... Questo qui va bene?"
PP: "Il toppeV! Quello sì! Quello ba-bene!"
Io: "Vuoi anche un po' di cacao oltre alla panna?"
PP: "Mmmmmmmhhh...Sì!"
Io: "Ecco qua la tua coppetta!"
PP affonda il cucchiaino e assaggia... "Ma quetto... No è budino!"
Io: "No, infatti. E' gelato. Te l'ho detto prima!"
PP: "Io no vo-io gilato! Io vo-io budino!"
Io: "Non c'è. Abbiamo solo gelato."
PP: "Umpf!" (Tutto sua madre, modestamente)... Si decide quindi a prenderne un'altra cucchiaiata e dice: "Io non vo-io quello maVVone! Io voglio solo quello bianco!"
Io: "E mangia solo quello bianco!"
PP: "Toglie quello maVVone!"
Io: "Lascialo lì in un angolino! Poi lo mangio io!"
PP: "UMPF!" (sempre più sua madre! rimodestamente!!!). Nonostante l'irritazione evidente comincia a mangiare il "gilato bianco".
Siamo tutti concentrati a mangiare il gelato. Ad un certo punto, PP prende la sua coppetta e la spinge vicino alla mia: "Tho! Finito il gilato bianco. Adesso quello maVVone te lo mangi te!"
...
Io a volte non so se mettermi ridere o chiamare Sos Tata...

lunedì 23 luglio 2012

La vecchiaia

E' ormai noto ai più che sto cercando di spannolinare PP.
Non è un'impresa facile, ma... Oserei dire che ci potrebbe essere di peggio se non fosse che ho un enorme timore di tirarmi una gufata memorabile!
In ogni caso si deve fare e si fa. Punto e stop!
Ieri sera torniamo a casa dopo un breve giro dal nonno solitario e continuiamo imperterriti con lo spannolinamento. Per precauzione, infatti, negli spostamenti usiamo i pannolini...
Io: "Dai PP, vieni qui che mettiamo le mutande!"
PP: "Un zecondo!"
Io:...
PP: "Meeeme-memememeeeeeeeeeeee-meeeeeeeeeeee"
Io: "Cosa stai facendo, scusa?"
PP: "Gioco co-e macchinine!"
Io: "Ma se ti ho detto vieni qui!"
PP: "UN ZECONDO!"
Io: " Un secondo niente! Vieni qui subito, chiaro?!?"
PP: "Okkkei!" (sottotitolo: e che ti scaldi a fare?!? sotto-sottotitolo: le donne sono tutte isteriche!)
Io: "Dai che ci mettiamo le mutande! Quali vuoi?"
PP: "Io volio le putande di cars!"
Io: "Eccole qua pronte! Forza, qua un piedino.... Adesso l'altro...."
Nello spostare il peso da una gambina all'altra PP perde l'equilibrio e se non l'avessi tenuto sarebbe caduto...
Io: "Ohibò! Che succede? Cadi?"
PP mi guarda e poi sospira: "Eh! Sono vecchio!"
...
A due anni e qualche mese?!? ...A posto siamo!


venerdì 20 luglio 2012

Natale

Di solito a Natale ci si pensa quando inizia a far freddo... A novembre, tho!
Io di solito non sono così e penso a Natale tutto l'anno, accumulando pensierini e quant'altro mi possa essere utile per affrontare l'evento...
Con questo post, tuttavia, il Natale c'entra davvero poco.E' un argomento tirato in ballo solo marginalmente, però... Questa la devo proprio raccontare!
Ormai lo avete capito, no?!? Sono molto disorganizzata dal punto di vista domestico.
Non che non ci provi, per carità, ma c'è sempre qualche inghippo. E francamente, quando sono a casa e PP mi chiede di giocare con lui, io mollo tutto. Mollo il mocio, gli stracci, i programmi per la pulizia accurata e approfondita... E gioco con lui. Perché non ci vediamo mai, se no, ed è giusto così. Naturalmente ci sono volte in cui mi aiuta a fare i mestieri... Ma questa è un'altra storia!
Dicevo della mia disorganizzazione. Per me e Marito non è un grande problema. PP ci è nato e quindi... In verità il soggetto che ne è maggiormente angustiato è mia mamma.
Mia mamma, crollasse il mondo, pulisce, pulisce, pulisce, organizza, congela, lucida, piega, chiude, ripone, pulisce, pulisce, pulisce...
Questo è un problema. Perché ogni tanto fa delle "incursioni" a casa mia con scuse assurde, tipo: volevo vedere se avevi roba scura da lavare che devo fare una lavatrice ma ho due cosine (per inciso, io mi vesto quasi sempre di scuro!), ti ho portato un po' di verdura (sempre per inciso, ci vediamo quasi tutti i giorni... dammela a mano, no?!?)... A volte è spudoratamente sincera: volevo vedere in che condizioni era casa tua (ma... 'na caricata?!?).
Questi episodi sono sempre stati e saranno sempre fonte di enorme tensione fra noi.
Adesso però ha raggiunto il top e sto meditando di farmi rendere le chiavi di casa.
Sabato scorso è stata convinta a venire a casa mia a mangiare la pizza con il consorte. Mio papà. Meglio noto con il "sant'uomo".
Andando in cucina vede che ho ancora appese lì le presine natalizie che mi ha regalato un po' di anni fa e che fino all'anno scorso tiravo fuori solo per le feste.
E giù con la ovvia tiritera: "Ma come?!? Hai ancora in giro le presine di Natale?!? Ma com'è, come non è... blablabla...". Voi penserete che lei sia una persona ragionevole. Che abbia capito il mio punto di vista, che abbia capito che sono le uniche presine che fanno il loro lavoro e che le altre, a confronto, sono fuffa! E allora, chi se ne frega del Natale! Lasciamole in pausa giusto per il tempo di una bella lavatrice e appena asciutte, ZAC, via di nuovo! Pronte all'uso!!!
...
Macché! E' stato tutto inutile, tutto. E' stato assolutamente inutile spiegarle che tanto non le vedeva nessuno, che erano le uniche che andavano bene, che le avevo ovviamente lavate...
Le presine sono state oggetto di una precisa incursione, sono state prelevate ed archiviate fino a Natale prossimo...
...
Adesso avete capito perché, ieri sera, mi sono ustionata la mano mentre tirato fuori mezza cena! E mi è venuta una bolla sul palmo grossa come un cocomero!!!
E adesso avete capito perché voglio che mi restituisca le chiavi di casa!

giovedì 19 luglio 2012

La festicciuola

E non vi ho raccontato com'è andata la festicciuola di sabato l'altro nel mega parco... La festicciuola del primo compleanno di primogenito di cugino di marito!
Eh... bè, a mio modesto avviso, non è andata malaccio!
Partiti da casina intorno alle tre e mezza siamo giunti nel loco dei festeggiamenti in perfetto orario: un paio di ore dopo.
Sin da subito è stato chiaro che le zanzare non ci avrebbero mangiato e basta. Avrebbero ballato sui nostri cadaveri.
E così è stato.
Infatti, nel tempo in cui ho estrapolato un garrulissimo PP dal suo seggiolino e l'ho saldamente passegginato, si era beccato già tre punture in faccia: una in fronte, una vicino all'orecchio destro e una sulla guancia sinistra.
Spennellato per bene con quanto offre il settore repellenti è stato ugualmente punto da un numero imprecisato di altri animali. E puntualmente gellato, su ogni becco, con la matita post-puntura.
Di fatto, la mia principale attività - in cui sono stata validamente sostituita (per un totale di 10 minuti circa) da Marito, giusto il tempo (per interderci) di bere un bicchiere d'acqua e andare a far pipì - è stata quella di spennellare i ponfi che gli vedevo crescere a vista d'occhio!
Olè!
E così abbiamo avuto il corollario di Marito che continuava con i suoi "visto?!?", "Te l'avevo detto!", "Noooo! L'han punto ancora!", "Nooooo! L'han massacrato!".
Nonostante fosse il bersaglio preferito di tuuuuutte le zanzare del parco, PP non si è lasciato intimorire e quindi ha:
- ripetutamente dondolato a velocità moderata (sebbene lui volesse aumentarla) da un'altalena con il seggiolino a forma di delfino, inizialmente da me scambiato per un aereo azzurro con gli occhi;
- salito e ridisceso mille volte le sole scale dello scivolo che di scender giù per la via canonica non se ne parlava;
- camminato sul tappeto elastico;
- menato cuginettabonza sul predetto tappeto elastico;
- pianto davanti al tappeto elastico su cui saltavo io, senza il coraggio di entrarci e pretendendo che io mi allontanassi;
- nuotato in una piscina di palline seppur poco convinto della cosa;
- calciato ripetutamente le palline che finivano fuori dalla suddetta piscina tanto da attirare l'attenzione di vari padri e del gestore dello spazio "ludico-ricreativo", i quali mi hanno fatto notare che ha un futuro come calciatore e che, se fossero stati in me, lo avrebbero già mandato alla scuola calcio... vabbè;
- tirato un sasso (piccolino, grazie al cielo) che (sempre grazie al cielo) non ha colpito nessuno se non il suo orgoglio ferito dopo la mega sgridata che si è beccato;
- mangiato qualche patatina;
- mangiato una pizzetta;
- bevuto litri di acqua e di coca-cola;
- mangiato due mega fette di torta, opportunamente private della cialda con Saetta Mcqueen, data a mammà, ed opportunamente innaffiate da altri litri di coca-cola che, si sa, agevola la digestione!
Per dedicarsi a tale ultima operazione, quando si era lì da ormai oltre due ore e ci si avvicinava all'ora di cena, PP non si è perso d'animo ed ha nuovamente attirato l'attenzione degli astanti benché il loco pullulasse di bambini di tutte le età e dimensioni: in totale autonomia, si è diretto al tavolo dove erano seduti i nonni (per intenderci quei tavoli da festa della birra con le panche), si è fatto issare sulla panca, ha preteso un tovagliolo e una forchetta di plastica, ha preteso un altro tovagliolo che ha approntato come tovaglia e su cui si è fatto mettere il piatto con la prima mega fetta di torta, davanti al quale ha preteso il suo bicchiere pieno di coca-cola. Dopo il cerimoniale dell'apparecchiatura e della presentazione degli alimenti e delle bevande, il rito della cibazione ha avuto inizio come da programma e a grandi forchettate si è scofanato il dolce... Alla faccia di tutti quelli che mangiavano in piedi e con le mani, che si sbrodolavano e che facevano pollaio... Da lui guardati con somma disapprovazione!
....
Ecche-è! Siamo uomini, mica animali: a tavola si mangia composti!

lunedì 16 luglio 2012

Nonostante tutto

Nonostante tutto la vita continua.
Nonostante le incazzature sul lavoro ed i dolori nel privato, va avanti.
Ed è giusto così.
Allora, nonostante tutto, si tenta lo spannolinamento di PP.
Il tutto ha un sentore vagamente surreale.
Io: "Dai mettiamo le mutande!"
PP: "Nooooo! Io no metto putande!"
Io: "Sì,dai! Vedrai come sta tutto bello fresco lì sotto! Mettiamo le mutande!"
PP: "No-no!"
Tra tira e molla, riusciamo a mettere 'ste cacchio di mutande!
Dopo un po', mi avvisa piangendo che si è fatto pipì addosso! Però l'ha bloccata a metà e l'altra metà andiamo diligentemente a farla sul water, che di vasino non se ne può sentir parlare e quando per errore lo si nomina son'urla e strepiti!
Finalmente ci abbarbichiamo sul water (tralasciando l'allegro particolare che abbia dato il MIO nome al riduttore a forma di papera...)...
Io: "Dai fai la pipì!... Bravo! La stai facendo! Senti come canta (pensierino: cosa mi devo inventare)!!! Va giù cantando nel water (oh! Basta là! Molti di voi lo sapranno meglio di me: per i figli si fa questo e altro!)!"
PP (con un sorrisino incerto stampato in faccia, come per dire: compiaciamo questa povera pazza che se no chissà cosa mi succede!): "Sì! Canta... e dove va?"
Io: "Giù nel water! E poi tiriamo l'acqua e va nel mare!"
PP, mi guarda sbalordito: "Nel maVe?" (bhe, lo sapevate già che quando mette la erre è moscia!)
Io: "Sì! Adesso tiriamo l'acqua e la mandiamo dritta dritta nel mare a farsi una bella nuotatina!"
PP, ormai inesorabilmente trascinato nel delirio materno: "Sìììì! Nel maVe... ma, mamma?"
Io: "Dimmi tutto, caro!"
PP: "Nel maVe dove va Leli? (cioè la cuginetta bonza che con tutta la sua famiglia fa circa 2 mesi e mezzo di vacanze all'anno alla facciaccia di tutto il resto della famiglia)"
Io: "Sì, proprio quel mare lì! Dove va anche Betto (il fratello di cuginetta bonza), ZioBonzo (papà di cuginetta bonza) e ZiaSfinge (sorella di Marito, madre di Leli e Betto, nonché felice consorte di ZioBonzo)!"
PP: "Va anche Betto?!? Anche Ziasfinge? Anche ZioBonzo?"
Io: "Tutti!!! La tua pipì va nel mare in cui vanno tutti loro!"
PP, con sorriso teppista: "E gli a-iva tutta in faccia!"
Io: "Mmmh... Non so... Proprio in faccia...."
PP: "Sìììììì! In faccia!!!"
Io: "Ma anche no... dai..." (la scarsissima convinzione era, tuttavia, estremamente evidente!!!)
PP: "No no! Tutta in faccia! Così (mima il gesto)! Spiasch!!! .... Bleah! Checchifo!! Così... In faccia! A tutti!!!!"
Ormai era evidente che la situazione mi era sfuggita di mano!
....
Ohhhh! Io ci ho provato. Lui però era fortemente motivato. Se questo mi può essere utile a spannolinarlo...E poi, lo sapete anche voi, no?!? Il fine giustifica i mezzi!!!
...
Sento che nel mio sistema educativo ci sono delle falle grosse come campi da calcio che potrebbero creare seri incidenti diplomatici!!! Quanto meno nel circolo familiare!





venerdì 13 luglio 2012

Tristezza

Questa non è una bella settimana.
E ieri, dopo che è cominciata male, è andata anche peggio.
La mia nonna sta per morire.
Non sapevo come dirlo in altro modo. E' così. Punto.
Ha più di novant'anni ed è molto malata. Non ci sono speranze, se non quella che il Signore guardi giù e le dia ciò che ha sempre chiesto: di andarsene con tranquillità, senza troppo soffrire.
Era da un po' che non andavo in chiesa. E allora ieri sono andata per rivolgere una preghiera silenziosa: che sia tutto come voleva lei.
E che se non fosse così, che sia il meno indolore possibile.
Anche se ho paura. Tanta. Perché lei per me è un esempio, un modello, un punto di riferimento fortissimo. E anche se è circa un mese che non sento la sua voce per telefono, perché non ce la fa più... E' come se un attimo fa ci fossimo dette ciao. Non so come farò quando se ne sarà andata. Non so come faremo tutti quanti, in verità.
Egoisticamente, vorrei che mi aspettasse. Che ci potessimo salutare guardandoci negli occhi.
Però, altrettanto egoisticamente, anche se non dovesse essere così, vorrei che prima di tutto avvenisse ciò che lei vuole.
Perché so che, comunque, saremo sempre insieme.

mercoledì 11 luglio 2012

Amarezza

Questo non sarà un post sulle mie esilaranti avventure.
Questo sarà un post di sfogo. A scopo altamente terapeutico.
The boss ha fatto lo stronzo. E , con lui, pure the boss brother. E, con loro, pure AngelinaTacco12.
...
Non è bello lavorare in un posto dove senti di essere spiata. Dove quello che fai viene riferito ad altri.
Dove ti controllano. Dove pur lavorando come un somaro, non è sufficiente. E dove, pur essendo molto spesso l'unico professionista presente in studio perché gli altri sono a farsi i ca**i loro, comunque ti viene detto che non fai abbastanza e te ne vai troppo presto... Come se le pause pranzo passate qui quando PP è da Nonnalontana o le serate fino alle 8 non siano già più che sufficienti. Facendoti pure sentire una stronz* se alle 7 di sera, dopo una giornata così, vuoi solo uscire. Che se no il cervello ti va in pappa.
Dove la maternità è considerata un ostacolo. E un figlio una grossissima rottura di c***o perché non puoi più essere disponibile 24 ore su 24.
E dove - cosa che mi fa maggiormente girare i cogl***i - ti raccontano palle grosse come cattedrali, sapendo benissimo che la sottoscritta sa la verità. Dove mi si dice sono stato dal cliente Caio tutto il pomeriggio, pur nella consapevolezza che Caio va da un altro avvocato da un anno! Così, giusto per prendermi per il cu*o. Giusto per offendere la mia intelligenza.
Ma a che scopo, poi, trattarmi così?!?
Non lavorassi, lo potrei capire. Fossi scema. Non sapessi.
Ma così... no. Così no. E' ora di dire basta.
E allora, dopo il panico che il discorsetto di "The boss", pronunciato rigorosamente alla presenza del caro fratello per avere un po' più di coraggio e con preventiva fuga di Angelina dai paraggi, sapete cosa penso?
Bhe, è vero. Niente è eterno.
Non è detto che si chiuda una porta e non si apra un portone.
Che magari mi dia un po' più di serenità e tranquillità. Più tempo per lavorare meglio ma anche più tempo per mio figlio e la mia famiglia. Nonché, cosa importante, anche un pochino più di gratificazione economica che qui manco mi si facesse l'elemosina!
Oh rimarrò. Certo che rimarrò. E prenderò tutto quello che posso. Continuando a fare quello che ho sempre fatto con impegno, professionalità e serietà. Perché io so di non aver sbagliato nulla e di aver lavorato bene e davvero.
E poi si vedrà.
Che sia fra un minuto a fra molto più tempo. Poi si vedrà.
Però penso lo stesso una cosa. E' più forte di me, non riesco a non pensarla.
Ma che vadano tutti a fanc**o! Str**zi, fanca**isti di mer*a!!! Approfittatori! Sanguisughe (e non offendiamole, povere bestie, che loro sono meglio!)!
...
E scusate il francesismo... Ma quando ce vò, ce vò!

giovedì 5 luglio 2012

Chiodo fisso


Io e PP ieri sera siamo tornati a casa tardino.
E' stata una lunga giornata. Per me lavorativa, per lui di giochi, svago, monellate, coccole e altro con i nonni... Da ultimo, la sua giornata si è conclusa con un evento clamoroso: il suo primo taglio di capelli!
E sì, lo so: ha due anni passati! Ma che volete farci... Quando aveva poco più di un anno erano cortini e ricciolini... Poi sono cresciuti e sembrava il piccolo lord con i boccoli... Un po' glieli avevo spuntati io e poi la situazione è degenerata... Ma stava così bene! Riccioloni che svolazzavano intorno alla sua testolina e che la mattina era tuuuuutti per aria! Però sudava. Sudava immensamente.
E così abbiamo preso accordi con ZiaB: zia B (che non sta per alcuna "sottocategorizzazione" della zia in questione ma solo per l'iniziale del suo nome) non è una zia, in realtà. La sottoscritta non ha fratelli, nè sorelle. Ha però cugini. E ZiaB è la moglie di uno di essi. PP adora CuginoEnorme, ZiaB (la di lui piccola consorte) e Petula (la di loro figliola). Quando sta con loro non vorrebbe mai mai mai mai mai mai mai più tornare a casa!
ZiaB, a suo tempo, fece la scuola per diventare parrucchiera. Ma non ha mai esercitato. Pubblicamente, intendo... Perché privatamente taglia i capelli a sua mamma, sua sorella, suo papà, sua figlia, i suoi nipoti, al marito... E adesso anche al suo "nipote" acquisito!
Manco a dirlo, PP - che generalmente è un'anguilla e non sta fermo un nanosecondo che sia uno - è stato una statua per i suoi canoni... Ci abbiamo messo pochissimo e lui, alla fine, è corso in giro a farsi vedere da tutti e a farsi ammirare da tutti (il primo, in assoluto, è stato il suo adorato nonno, a cui - appena uscito dalla porta di ZiaB - ha detto: "Guadda! Guadda i mei capelli!!!").
Dopo il re-styling torniamo a casa. Incontriamo Marito nella corsia dei box. Anche lui è appena tornato dal lavoro ed è stanco, stressato, sudato e, mi sembra, pure un po' impolverato... Bho!
PP corre a farsi ammirare anche da lui: "Guadda! Mi hanno tagliato i capelli!"
Marito: Uhhhh! Belli! Come stai bene! Come sembri grande! Ti piacciono?!?"
PP: "Belli!"
Marito, rivolto a me: "Tua madre l'ha portato dal parrucchiere?"
Io: "No. Glieli ha tagliati ZiaB. Stasera. Quando sono tornata dall'ufficio!"
Marito: "ZiaB?!?"
PP: "Sì! ZiaB tagliati capelli!"
Marito: "Brava! Ma và come te li ha tagliati bene. E come stai bene! Ma non ti ha rapato con la macchinetta! Te li ha tagliati proprio come il parrucchiere!"
Io: "Bhe, sì! ZiaB ha fatto le scuole: è una parrucchiera, in effetti!"
Marito: "Ma và? Non lo sapevo...."
PP canta e corre nei corridoi del seminterrato del condominio, io mi trascino fra borse e borsine, Marito è immerso nei suoi pensieri.
...
Dopo un po', mentre ci siamo stipati in ascensore per raggiungere la nostra casina, giunge l'esito delle sue meditazioni.
Marito: "Bhe! Almeno sabato suderà meno in testa!" -_-
Dicesi: "CHIODO FISSO".

mercoledì 4 luglio 2012

Repetita iuvant (sottotitolo: ma anche no!)

Dopo ben 18 anni insieme... Mica una settimana... Ho scoperto che mio marito è, nell'ordine, sociopatico, misantropo, zanzarofobico, festafobico. Sapevo già che era ed è tuttora logorroico.
La situazione, con il passare dei giorni, sta ovviamente degenerando!

Cucina, interno sera. Riuniti intorno al nostro tavolino consumiamo una cena frugale. Persino PP sta zitto e fa finta di niente. Se ne fosse capace, fischietterebbe per simulare indifferenza.
Marito: "...e poi ci saranno orde di zanzare che ci pungeranno a morte e ci verranno ponfi alti come l'Everest e dal momento che hanno fatto la disinfestazione il giorno prima... Vedrai! Pure un'intossicazione ci prendiamo. Che chissà che schifezze spargono là, nell'aria! E poi 'sto posto è recintato? Ma tu lo sai che tasso di criminalità c'è a cittàdovevivemiocugino? NO?!? Bhe, altissimo! E tutti reati contro i minori! Rapimenti, soprusi, spaccio! Tutto! In più, io dico: ma a chi ca**o viene in mente un'idea del genere? Cioè, fa un caldo bestia e dove ca**o fanno 'sta ca**o di festa?!? All'aperto! Alle cinque! D'estate! Cioè io non so la gente cosa pensa... Come pensa! Ma io dico: e dove la metti la torta, dove appoggi una qualsiasi roba?!? Cioè, io non tocco niente di quello che viene appoggiato lì. Chissà chi ci va in quel parco. Sarà pieno di tossici la sera e figurati se qualcuno va a pulire. Sarà pieno di siringhe. Pieno di spacciatori e di rapitori di bambini!"
Io: "Ne vuoi ancora?"
Marito: "Di che?"
Io: "Insalata"
Marito: "Due foglie... Perché io ho guardato su Google maps... Cioè mi sembra un luogo mica tanto in ordine e di spazi attrezzati dal comune manco l'ombra... Che poi che cosa vuol dire spazio attrezzato dal comune? Cosa c'è? Cosa mettono lì?"
Io: "Mi passi l'aceto?"
Marito: "Tho! ... Che io lo so già. Prenderò un bicchiere di plastica qualsiasi dal pacchetto si-gil-la-to e ...ZAC! Vedrai che ci piomberà dentro una vespa. No, peggio: un calabrone! Anzi no: un tafano gigante! E mi toccherà  andare al pronto soccorso!"
Io: "Se non vuoi più niente metto via"
Marito: "No devo ancora mangiare l'insalata!... Ma mi stai ascoltando?!?"
Io: "Sicuro!!!"
Marito: "No perché sembra che non te ne freghi un ca**o!!!"
Io: "Infatti. E' deciso che si va. Ci viene tutta la tua famiglia. Ti hanno detto subito che la festa la facevano in un parco. Se non ci volevi andare, bastava dire di no. Punto e stop."
...
Marito: "Tu la fai sempre facile!"

martedì 3 luglio 2012

Catastrofismo, 2^ parte

Marito è sempre più felice di andare alla festa di compleanno del figlio del proprio cugino.
Ieri sera, nella prosecuzione delle sue tombognate sulla portata catastrofica dell'evento e nella prosecuzione del lancio dei suoi anatemi e delle sue gufate, ha esplorato lande sino ad allora completamente selvagge.

Salotto, tarda serata. Marito è intento a piegare calzini, io e PP guardiamo Rapunzel e l'intreccio della torre.
All'improvviso marito chiede: "E quando mangiamo?"
Io: "Appena fatto il bagno a PP, cioè fra un quarto d'ora. E' già tutto pronto. Basta passare un secondo il piatto nel microonde."
Marito: "No! Io dicevo sabato!"
Io: "In che senso, scusa?"
Marito: "Se andiamo alla festa alle cinque, finiremo più o meno alle otto. Anche dopo. Ciò significa che d'ora che siamo a casa sono le dieci se non più tardi, visto che dobbiamo lasciare i miei a casa loro... Quando mangiamo?!?"
Io: "Perché? Tu pensi di mangiare a festa finita? Ci offriranno qualcosa da mangiare là, no?!? Quindi il problema non si pone..."
Marito (in un tripudio di calzini svolazzanti): "Làààà?!? Ma sei matta?!?"
Io: "..."
Marito: "Io là non mangio niente! Sicuro come l'oro che finisco al pronto soccorso!"
Io: "Magari..."
...
Sarà una luuuuuunghisssssiiiiima settimana!

lunedì 2 luglio 2012

Catastrofismo

Ci si era lasciati un paio di week end fa con la sottoscritta che aveva taaaaaaante cose da fare...
Ebbene, alcune sono state fatte e altre no...
Quelle professionali sì. Quelle domestiche un po' meno.
Dettagli!
Comunque, il vero problema che affligge la famiglia è il seguente: sabato prossimo, 7 luglio, io, marito, PP, i genitori di marito, la sorella di marito, il marito della sorella di marito ed i figli della sorella di marito (totale di 8 persone: 3 bambini e 5 adulti, di cui alcuni in sovrappeso e non indico se fra i grandi o i piccoli)  sono stati invitati dal cugino di marito (ovvero figlio del fratello del papà di marito) al compleanno del di lui primogenito.
Ora.
I problemi sono di varia natura. Non ultima, quella logistica.
La "festicciuola" si terrà in un parco ubicato vicino a un castello nella ridente città in cui il festeggiato ed i di lui genitori vivono.
Bello, diranno i più bucolici di voi...
Già, bello dico io con animo insolitamente accondiscendente. Peccato che si trovi a (credo) circa 60 e 70 km da noi.
Di più: alle 17. Del resto in un modo o in un altro si doveva pur tentare di andare verso un'orario più freschino.
Eh bhe!
Ma il peggio deve ancora venire...
Il suddetto evento festaiolo-bucolico, come dicevo è in un parco...
Ebbene. Io vi ho mai parlato della fobia di marito per tutto ciò che è "natura"? NOOOO?!?
Incredibile! Perché non solo è estremamente degno di nota ma è davvero singolare, se considerate che lui è finanche vegetariano!!!
Comunque, l'invito è giunto domenica scorsa, per intenderci il 24 giugno ed è da quel giorno che marito si bea nel descrivere scene apocalittiche quali ripetute punture ad opera di zanzare grandi come elicotteri dell'Agusta, moscerini della dimensione di fenicotteri e vespe assassine. Non contento, preannuncia la necessità di ricorrere a cure ospedaliere per gli shok anafilattici derivanti dalle suddette punture e invita la scrivente ad armarsi di adeguate precauzioni quali l'acquisto di 26 flaconi (con un contenuto non inferiore ai due litri cadauno) di varie tipologie di repellenti per insetti ove, a suo dire, dovremmo immergerci ripetutamente prima di avventurarci in qualsiasi modo fuori dalla macchina. Precauzioni che dovranno riguardare anche lenitivi post aggressione di tutto il nugolo di insetti volanti che ci piomberanno addosso!
Il suo ottimismo, che direi già smisurato, non finisce qui.
E allora si è lanciato nella descrizione di tantissime modalità di rapimento di PP che, ovviamente, non starà fermo un attimo e vagherà per i 600 milioni di chilometri quadrati del parco - ove verrà tenuto l'intimo party -senza il benché minimo controllo.
Oggi, in pausa pranzo (leggasi, una delle rare occasioni in cui si mangia a casa) si è lanciato in un luuuuuunghissimo monologo sul fatto che il ricorso alle cure ospedaliere si renderà necessario anche per il cibo che mangeremo... Necessariamente avariato dalla permanenza per ore e ore e ore e ore e ore e ore sotto il sole cocente.... Più precisamente contrarremo: cagotto, botulino, salmonella e certamente pecola (per i non addetti alla pecola, spiegherò più dettagliatamente cos'è in separata sede perché... sì, è un pochino imbarazzante!). Non sarà sufficiente una lavanda gastrica per rimetterci.
...
Direi che è l'atmosfera giusta per andare ad una festa!