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lunedì 12 maggio 2014

Ieri

Ieri era la festa della mamma.
Ieri Marix ha ricevuto ufficialmente il primo lavoretto fatto all'asilo dal Pargolo.
Trattasi di bigliettino recante applicazione di fiori di carta, con gambo in carta pesta e carta verde tagliuzzata a significare l'erbetta, munito di molletta con incollato fiore in pasta di sale successivamente dipinto ed abbellito da un bottone.
La consegna si è svolta nei seguenti modi:
Pargolo: "Mamma! Questo è per te!"
Marix: "Uuuuuuuhhhhhhh! Che bello! E' per la mia festa?!? L'hai fatto tu???"
P: "Io ho punteggiato i fiori!"
M: "E hai fatto i gambi?"
P: "Sì li ho arrotolati io!"
M: "Bravo! E hai dipinto la molletta?!?"
P: "NO! Le maestre! Io ho fatto il fiore di pasta di saler (n.d.r.: non chiedetemi perché ma mio figlio dice saler e peper al posto di sale e pepe...)..."
M: "Bravo! E l'hai dipinto?"
P: "Nooo! Le maestre!"
M: "Ah! E hai incollato tu tutto?!?"
P: "No: le maestre! Hanno incollato loro!"
M: "... E tu hai fatto i fiori di carta, quello di pasta di sale e i gambi?"
P: "Sì!"
M: "Bravo....", della serie, ok, ma se il lavoro l'hanno fatto le maestre...
P: "Ma ho fatto anche un'altra cosa!"
Marix vede la luce in fondo al tunnel
P: "Ho imparato la poesia che c'è dietro e ti ho scritto auguri e il mio nome! Siediti che te la dico!
Filastrocca delle parole.
Si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena, 
con dentro "la luna" e "la balena".
Ma le più belle le ho in fondo al cuore, 
le sento battere: "mamma", "amore"! (n.d.r. poesia di G. Rodari)"
...
Marix ha faticato a fare la persona normale e si è messa a piangere come un vitello.
Davanti a quella vocina concentrata che diceva la poesia e davanti a quella scritta traballante di augurio, con una firma dove ci sono solo tre lettere che partono da una gigante per finire ad una piccina piccina piccina... Non è riuscita a trattenere le lacrime!
Marix non aggiunge altro!

Marix mammizzatrice

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