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venerdì 2 agosto 2013

O no?

Allora, Marix oggi vi rende edotti di un piacevole aneddoto familiare.
Non lo fa perché vuole che voi realizziate che è matta e che, in buona sostanza, alleva un figlio in una gabbia di matti è un po' originale e pure la sua famiglia è un po', diciamo così, originale... no, no, no!
Lo fa perché vuole da voi, affezionati lettori, un parere spassionato. Un parere obiettivo. Un giudizio sereno.

Come ormai tutti voi saprete, il Pargolo a settembre va all'asilo.
Sorvoliamo sul fatto che il giorno in cui la scuoletta radunò tutti i futuri pargoli per visionarli e formare le classi il suddetto Pargolo si sia prescelto la maestra, decretando che lui sarebbe stato nella classe di (testuali parole) "quella vecchia con i capelli corti" e di fatto è poi andata così.
Sorvoliamo pure sul fatto che il Pargolo abbia scelto, sempre in occasione del suddetto raduno, la classe.. Ops, pardon l'albero (perché i pupi son divisi in alberi, mica classi), in cui sarebbe finito e che, di fatto, l'ha accolto...
Parliamo della raccolta del materiale didattico scrupolosamente posta in essere da Marix.
Parliamone, dai.
Che Marix mica ne ha timore.
A parte del fatto che, la sera stessa dell'incontro e della consegna dell'elenco del summenzionato materiale didattico, la medesima Marix sia stata tenuta per ben quaranta minuti al telefono dalla moglie di Pollyanno la quale voleva "partire per tempo" con i necessari acquisti. Che si era a maggio e i pupi, all'asilo, ci vanno a settembre... Ma questa è un'altra storia.
Parliamo del fatto che si son radunate un po' di cosine. In una bella borsa di carta. Capiente e robusta.
Si son messi lì il sapone. E i fazzoletti di carta. E il bicchiere dei Barbapapà. E la cartelletta per i disegni che Marix e il Pargolo debbono ancora decorare, indecisi se usare gli adesivi dei gufetti o quelli di cars2 o quelli di spidemmm-mmman. E la farina da polenta. E la farina bianca. E gli antiscivolo per la motricità.
...
E. I. Pennarelli.
A punta grossa. E a punta fine.
...
E che fanno il Pargolo ed il di lui padre in occasione di un paio di ore passate in solitudine a casina?!?
Quali, fra i millemila pennarelli che vagano per casa, si infrattano nel divano, trovo nel cassetto delle posate, scovo nel cassetto delle mutande, hanno deciso di usare per i loro disegni il Pargolo e Marito?!?
Ma quelli comprati per l'asilo. Ovviamente.
...
E che fa quello stordito di Marito per giustificarsi?!? "Ma pargolo, tu me lo dovevi dire!"
Eccerto! Come no?!?
Ha approfittato apposta dell'assenza della di lui madre, il Pargolo, per riuscire a mettere le sue manine su quei pennarelli.... E te lo deve venire a dire?!?

Ma ho ragione a incazzarmi o no?!?

Marix ribollitrice

3 commenti:

  1. sisi hai ragione :-)
    soprattutto se sui suddetti ci avevi scritto nome-e-cognome come chiedevano a noi, che ora glieli farei ricomprare-e-riscrivereilnome al Marito :-)
    ti ho fomentato a sufficienza?

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    Risposte
    1. Sìììì! Per fortuna avevo etichettato solo quelli grossi!!!
      Ma non li faccio rietichettare al Marito: si perderebbero in due nanosecondi perché ha una calligrafia orrenda!!!!
      ... Però, per punizione, potrei metterlo a fare 'sto lavoro con la macchinetta etichettatrice!!
      Hai fomentato in modo ottimo!!!

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    2. io all'asilo facevo un xls con il nome-e-cognome ripetuto una volta ogni celletta e poi stampavo, ritagliavo e incollavo con lo scotch
      poi in prima elementare mammaansia mi ha iniziato ai pennarelli indelebili (quelli per scrivere sui cd, per intendersi)
      però al marito le etichettine le puoi far mettere ;)

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