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venerdì 11 ottobre 2013

Dubbi e certezze

Come ben sapete, Marix dopo 18 giorni di asilo è stremata.
Che poi dire 18 giorni è anche una parola grossa.
In realtà nei primi cinque giorni, il Pargolo è andato solo un'ora al giorno.
E quindi cinque ore.

Poi per una settimana è andato tre ore: dalle 8 e mezza o giù di lì fino alle 11 e mezza.
E sono altre quindici ore.
Che fanno venti.
Poi il Pargolo è rimasto per cinque giorni anche a pranzo fino alle 13.
Che fanno altre ventidue ore e mezza.
Quindi saliamo a trentasette ore e mezza.
Poi, visto che forse era troppo e il Pargolo piangeva piangeva piangeva piangeva ed organizzava eventi di natura dimostrativa e sovversiva (ad  esempio staccarsi autonomamente dal gruppo dei suoi coetanei per imporre a forza la sua presenza alla maestra prediletta che seguiva i più grandini) assolutamente gratuiti ma comunque, in un certo qual modo, significativi, è rientrato in vigore il regime delle 11 e mezza.
E gli ultimi due giorni ha quindi fatto di nuovo tre ore al dì.
Per un totale complessivo di quarantatré ore e mezza.
Di queste ore, almeno dieci sono state passate in lacrime.
...
Perché? Bho!
Marix non se lo spiega.
O meglio. Marix non se lo spiegava.
Poiché oggi, il Pargolo è stato nominato "aiutante speciale" della maestra.
E il tutto ha preso un'altra piega. Ovviamente di immenso interesse ed intrisa da rinnovata positività agli occhi pargoleschi.
Tant'è che Marito, temporaneamente applicato al ruolo di padre a tempo pieno/casalinga/cercatore di nuova occupazione/imbianchino/montatore e smontatore di mobili/lavapiatti/scarrozzatore del Pargolo/smaltitore esclusivo della raccolta differenziata/stiratore/stenditore di calzini et similia, ha avuto il suo bel daffare ad asportarlo dall'asilo alle ore 11 e 30.
...
A Marix è sorto un dubbio: che faccia il fesso per non andare alla guerra?
O.o
Ma è solo un dubbio, eh! Niente più che un dubbio. Mica una certezza...

Marix dubitatrice


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