Oggi, che le feste pasquizie son giunte al termine e si torna al lavoro e la sottoscritta si trascinava nella fredda mattina verso il tribunale bardata come al 20 di dicembre, con un naso gocciolante grosso e rosso come un'anguria (con buccia e senza), riflettevo sulle calamità che possono colpire le famiglie nei giorni di vacanza.
Ora, noi si è un nucleo generalmente sano. Con acciacchi di portata comunque accettabile... Insomma raffreddori et similia.
Ciò fino al 29 marzo scorso.
Ma perché? Che è successo? C'è stata una congiuntura astrale a noi sfavorevole?!?
Insomma, Pasqua è stata passata così:
- marito steso sul divano con gastroenterite;
- la sottoscritta con la tonsillite;
- mia mamma con l'influenza;
- suocera con l'influenza.
Un bollettino di guerra, praticamente!
E così siamo stati chiusi in casa sabato, domenica e anche ieri.
...
Ma perché?
Cioè appena ci rilassiamo... zac!!! Malati!
L'unico sano del gruppo era il pargolo che, ad onor del vero, non ha nemmeno approfittato più di tanto della situazione se non per pasticciarsi fino alla punta dei capelli con i pennarelli...
E poteva andare peggio. Tipo quella volta che si è dato alla pittura murale con i pastelli a cera in salotto! O quell'altra ancora che si è messo a fare il bucato da solo nel bidè!
Marix interrogatrice!
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