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lunedì 11 giugno 2012

Pollyanno

Ed è dopo averlo ripetutamente (?) promesso che vi farò conoscere il famoso Pollyanno.
La conoscete tutti la "sindrome di Pollyanna", no?!? Quella famosa ragazzina che giocava con i cristalli dei lampadari per vedere l'arcobaleno e trovava sempre ma sempre ma proprio sempre il lato positivo di ogni singola cosa. Anche quando rimase, per un incidente con una carrozza o un cavallo (non ricordo bene), praticamente paralizzata.
Orbene, un mio caro amico e collega è Pollyanna in versione maschile. Del che consegue il nomignolo di Pollyanno.
Pollyanno, questo sconosciuto...
Pollyanno è sempre ma proprio sempre ma davvero semprissimo felice o, quanto meno, sereno.
Pollyanno non si agita mai, ma proprio davvero mai. Affronta sempre tutto, e per tutto intendo anche le poderose figure di merda debàcle che ci fanno fare i nostri clienti, con un contegno invidiabile ai più e sempre con il sorriso stampato in faccia.
Pollyanno - ma che ve lo dico a fa'? - è sempre ma sempre ma proprio sempre organizzato. Cioè non si riduce all'ultimo per fare qualsiasi cosa. Lui parte con congruo anticipo e, quindi, è sempre sereno e soddisfatto di ciò che ha prodotto, avendo ritenuto di aver deputato il corretto quantitativo di tempo alla cosa da fare. Il che lo induce a sostenere a testa alta anche il passaggio logico successivo: meglio di così non se poteva fare!
Pollyanno è attivo e operativo. Nel senso che quando deve fare una cosa si mette lì e la fa. Non sta a pensare, mugugnare, rimuginare e via dicendo. Tanto, dice, le cose non si fanno da sole.
Pollyanno aiuta sempre la moglie e non si lamenta mai: cucina, lava, stira, stende, lava pavimenti, pulisce bagni, fa la spesa, ramazza le stanze e chi più ne ha più ne metta.
Pollyanno canta nel coro della chiesa.
Pollyanno
Pollyanno è così. Rassicurante.
Ecco. Io ho sposato l'alter ego di Pollyanno.
Perché Pollyanno a lungo andare... stufa!
E io glielo dico sempre!!! ;-P

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