Cerca nel blog

mercoledì 23 gennaio 2013

Son soddisfazioni!!!

Giunge carnevale. Chi ha figli, capirà.
Perché, di solito, giù tutti a romperti le balle: ma da cosa lo vesti da cosa non lo vesti.
Premesso che non sono mai stata una fan di carnevale, ho sentimenti contrastanti sul mio passato carnevalesco. Non proprio belli nel senso che avrei tanto desiderato uno di quei vestiti da principessa-fatina-damina o altro che i miei, o meglio: mia mamma, non mi ha mai comprato. Non sono nemmeno brutti, con il senno dell'età matura, da un certo punto di vista, ringrazio i miei genitori, o meglio: mia mamma... che mio papà avrebbe certamente ceduto, di non aver ceduto alle mie insistenze ed al mio desiderio di essere uguale alle mie amichette dell'epoca. Certo non è sempre stato bello trovarsi alle feste vestita da, nell'ordine: pastorella (primi due anni di asilo... del resto andava ammortizzata la presenza di pecora di peluche Trudy oggi ridotta un cencio nelle mani del pargolo), mondina (che fantasia, eh?), diva americana anni 50 (mia madre non aveva davvero alcuno scrupolo...), indiano, pagliaccio, direttore donna del circo, topo. Mentre le tue amiche dell'epoca (chissà che fine han fatto poi....) erano vestite da Aurora, Cenerentola, odalisca o principessa o fatina in generale....
Memore dello sconforto provato negli anni della mia infanzia, mi sono imposta di far fare al pargolo ciò che più gli aggrada nei periodi di fasti carnevaleschi. Cioè, si mangia un quintale di chiacchiere e di castagnole ma se non vuole vestirsi... Insomma, faccia come vuole.
E se vuole vestirsi che scelga lui il soggetto.... Budget permettendo, ovviamente, che oggi è anche arrivata la cassa forense da pagare!
Sulla scorta di tali premesse negli scorsi anni, complice l'assoluta refrattarietà del pupo ad infilarsi in un costume qualsiasi, nello specifico quello da "ape" dei cuginastri, non ho mai insistito particolarmente. Sentimento che, in seno alla famiglia originaria (la mia), è stato completamente ignorato (strano, vero?!?) e che, in seno alla famiglia acquisita (quella di marito in cui ormai io sono classificata come pazzoide - perché vado al lavoro in bici e la domenica mattina vado correndo fino al cimitero per controllare lo stato floreale sulla tomba e faccio il pane in casa e per un megamilionedimiliardi di altri motivi - ed in cui generalmente sento un coro di "Ma no! Poverino! Solo lui! Ma vedrà gli altri" nella generalizzata convinzione che io alleverò un disadattato), è oggetto di ferma riprovazione.
Poiché però esiste, con prove di vario genere, un sommo sistema di giustizia, ieri ho avuto la mia rivincita.

Magion-suocera. Interno sera. Fase di recupero del pargolo in occasione di cambio temporaneo di turnazione nonnica. I cuginastri onnipresenti a magion-suocera stanno facendo le prove generali per i loro costumi di carnevale: astronauta e principessa (bonza). La sottoscritta, stremata dalla professione e di un'ora passata all'open-day dell'asilo, si chiede quanto tempo manchi esattamente a carnevale e se non sia un po' presto per le prove generali....
Suocera, rivolta al pargolo: "Hai visto come sono belllllliiiiiiiii i tuoi cugini?"
Pargolo, con faccia perplesserrima (concedetemi la licenza poetica!): "HUMPF!"
Suocera: "Non ti piacciono?!?"
Pargolo: "Stra-humpf!"
Suocera: "Ma perchéééééééé? Non lo vuoi anche tu il vestito da carnevaleeeeeee?????!!!!!?????"
Pargolo, ora eletto a mio mito: "No! Grazie (n.d.r. le buone maniere prima di tutto!), ma NOOOO!"
...
Oh! Dite quel che volete ma... Son soddisfazioni!!!

Nessun commento:

Posta un commento