Cerca nel blog

venerdì 31 agosto 2012

"Mobbida"

E' esuberante. Urla, anche quando gioca da solo... E lo fa da un sacco di tempo, anche se ha solo due anni e cinque mesi. Grida tutto infervorato "Batta-ia" e poi ridacchia, come se ti raccontasse una cosa buffa capitata  ad un passante, quando ti descrive un incidente che ha fatto fare ad un folto gruppo delle sue macchinine...
E' vivace. Salta. Corre. Sempre. Ovunque. Non esiste una camminata mite e tranquilla: anche le rare volte che azzardo a camminare con lui manina nella manina, ogni due o tre passi fa un saltino e mi dice "Hai vit-to?!? Che salto!!".

E' irrequieto. Ogni tanto, si prende un momento e un angolino per osservare il resto del mondo. Da un posto che considera un osservatorio privilegiato. E scrutandoi suoi occhi sento un tuffo al cuore a vedere quant'è cresciuto. A vedere com'è cresciuto. Me lo dice il suo sguardo che in questo tempo lunghissimo eppure brevissimo si è evoluto moltissimo: quand'era piccino era tutto uno sgranare gli occhioni, ora vedo la gioia, la collera, la curiosità, la sorpresa, il dubbio, la paura e le mille altre emozioni che affollano il suo piccolo cuoricino.
E' fisico. Nel senso che vuole, fortissimamente vuole, il contatto fisico. Quando ci rivediamo, magari anche dopo pochi minuti, sono baci e abbracci. Quando giochiamo si butta addosso a me come un wrestler. Quando siamo in casa, soli o con Marito, viene ogni tanto ad accarezzarmi un braccio o una gamba, come a ricordarmi la sua presenza. E mentre leggiamo abbracciati qualche libro mi accarezza costantemente un braccio o una mano.
E' materiale. Nel senso che ha un rapporto molto forte con gli oggetti. Sia nel loro utilizzo, in quanto li sfacia, sia nel legame che crea con essi, in quanto non vuole separarsene.
E' esibizionista. E quando magari incontriamo qualcuno scatta lo show. Saltella. Ridacchia. Dice cose che non c'entrano nulla eppure certo del fatto che andranno a segno come battute divertentissime... Ed è davvero così!
E' naturale. Nel senso che non ha alcuna inibizione: dice quello che gli passa per la testa. E nel senso che vuole sempre stare fuori. Anche quando è brutto tempo. Anche quando fa freddo.
E' irruente. La sua presenza ha un suono roboante come la sua assenza... E forse questa, per me, è addirittura più rumorosa.
E' partecipativo. Qualsiasi cosa io stia facendo, lui mi chiede spiegazioni e mi "aiuta". In cucina, lui "-taggia" (=assaggia) e prima di intingere il ditino nella ciotola mi avverte: "Io -taggio, eh?".
E' un maschio. Nel vero senso del termine. Per cui ci sono cose, momenti, attimi, sensazioni, parole e chi più ne ha più ne metta su cui passa come un rullo compressore.
...
Ma è anche sensibile. Di quella sensibilità che solo un cuore puro come quello di un bambino sa donare a chiunque ed a qualunque cosa. Per cui il mio animo si riempie di mille emozioni quando lo vedo prendere il musino di Miele e dargli un bacino fra le orecchie. Oppure tenere ferme le gambe del suo papà sulla scala gridando "Io ti tieno. No-ave-e pauVa". Oppure ancora sedersi sul muretto che delimita il giardino dei nonni a conversare con un'anziana signora che fa ogni giorno una passeggiata e con cui ormai ha fatto amicizia.
...
Per darvi un'idea. Vi racconto cosa mi ha detto stamattina.
Faceva freddo e mentre ci preparavamo per uscire ho preso una bella felpina nuova dai suoi cassetti. Morbida e calda. Giusta per affrontare le interperie.
E mentre la indossava e facevo scivolare il braccino attraverso la manica mi ha guardato e mi ha detto, con il faccino sorridente e pieno di sorpresa e con una vocina sussurrata e suadente: "Mamma! E' beeeeeellllaaaaa etta feppa.... E' mobbida!!!"

1 commento:

  1. oooooh ma che post morbidoso, che meraviglia il tuo PP!!
    Grazie di essere passata, ora mi faccio un giretto da te :-)

    RispondiElimina