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giovedì 19 luglio 2012

La festicciuola

E non vi ho raccontato com'è andata la festicciuola di sabato l'altro nel mega parco... La festicciuola del primo compleanno di primogenito di cugino di marito!
Eh... bè, a mio modesto avviso, non è andata malaccio!
Partiti da casina intorno alle tre e mezza siamo giunti nel loco dei festeggiamenti in perfetto orario: un paio di ore dopo.
Sin da subito è stato chiaro che le zanzare non ci avrebbero mangiato e basta. Avrebbero ballato sui nostri cadaveri.
E così è stato.
Infatti, nel tempo in cui ho estrapolato un garrulissimo PP dal suo seggiolino e l'ho saldamente passegginato, si era beccato già tre punture in faccia: una in fronte, una vicino all'orecchio destro e una sulla guancia sinistra.
Spennellato per bene con quanto offre il settore repellenti è stato ugualmente punto da un numero imprecisato di altri animali. E puntualmente gellato, su ogni becco, con la matita post-puntura.
Di fatto, la mia principale attività - in cui sono stata validamente sostituita (per un totale di 10 minuti circa) da Marito, giusto il tempo (per interderci) di bere un bicchiere d'acqua e andare a far pipì - è stata quella di spennellare i ponfi che gli vedevo crescere a vista d'occhio!
Olè!
E così abbiamo avuto il corollario di Marito che continuava con i suoi "visto?!?", "Te l'avevo detto!", "Noooo! L'han punto ancora!", "Nooooo! L'han massacrato!".
Nonostante fosse il bersaglio preferito di tuuuuutte le zanzare del parco, PP non si è lasciato intimorire e quindi ha:
- ripetutamente dondolato a velocità moderata (sebbene lui volesse aumentarla) da un'altalena con il seggiolino a forma di delfino, inizialmente da me scambiato per un aereo azzurro con gli occhi;
- salito e ridisceso mille volte le sole scale dello scivolo che di scender giù per la via canonica non se ne parlava;
- camminato sul tappeto elastico;
- menato cuginettabonza sul predetto tappeto elastico;
- pianto davanti al tappeto elastico su cui saltavo io, senza il coraggio di entrarci e pretendendo che io mi allontanassi;
- nuotato in una piscina di palline seppur poco convinto della cosa;
- calciato ripetutamente le palline che finivano fuori dalla suddetta piscina tanto da attirare l'attenzione di vari padri e del gestore dello spazio "ludico-ricreativo", i quali mi hanno fatto notare che ha un futuro come calciatore e che, se fossero stati in me, lo avrebbero già mandato alla scuola calcio... vabbè;
- tirato un sasso (piccolino, grazie al cielo) che (sempre grazie al cielo) non ha colpito nessuno se non il suo orgoglio ferito dopo la mega sgridata che si è beccato;
- mangiato qualche patatina;
- mangiato una pizzetta;
- bevuto litri di acqua e di coca-cola;
- mangiato due mega fette di torta, opportunamente private della cialda con Saetta Mcqueen, data a mammà, ed opportunamente innaffiate da altri litri di coca-cola che, si sa, agevola la digestione!
Per dedicarsi a tale ultima operazione, quando si era lì da ormai oltre due ore e ci si avvicinava all'ora di cena, PP non si è perso d'animo ed ha nuovamente attirato l'attenzione degli astanti benché il loco pullulasse di bambini di tutte le età e dimensioni: in totale autonomia, si è diretto al tavolo dove erano seduti i nonni (per intenderci quei tavoli da festa della birra con le panche), si è fatto issare sulla panca, ha preteso un tovagliolo e una forchetta di plastica, ha preteso un altro tovagliolo che ha approntato come tovaglia e su cui si è fatto mettere il piatto con la prima mega fetta di torta, davanti al quale ha preteso il suo bicchiere pieno di coca-cola. Dopo il cerimoniale dell'apparecchiatura e della presentazione degli alimenti e delle bevande, il rito della cibazione ha avuto inizio come da programma e a grandi forchettate si è scofanato il dolce... Alla faccia di tutti quelli che mangiavano in piedi e con le mani, che si sbrodolavano e che facevano pollaio... Da lui guardati con somma disapprovazione!
....
Ecche-è! Siamo uomini, mica animali: a tavola si mangia composti!

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